Renato Zero, che si è esibito in questi giorni per due concerti consecutivi in Piazza del Plebiscito, ha voluto infatti mandare un messaggio d’amore al popolo partenopeo. Ha ricordato che “tutte le volte che sentivo ‘Renato, Renatino, Maronna ddo Carmene!’, era come un grido di battaglia, come a dire di venirvi a trovare ogni tanto”.
In più ha aggiunto: “Amare i Napoletani non è difficile, ma è un premio anche quello, perché voi siete primi della lista di questo Paese a offrire i vostri servizi, l’arte di arrangiarsi l’avete inventata voi: voi avete subito la pressione di un Nord Italia soddisfatto, appagato, in tutto e per tutto, ma che non ha il vostro sole, il vostro Vesuvio, il vostro cuore”.
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Frasi che ovviamente hanno provocato un’ovazione tra il pubblico che si è entusiasmato anche quando Renato Zero introducendo Peppe Barra ha proseguito con: “Porto con me tutto questo desiderio di napoletanità e ho riassaporato i colori di un’amicizia così meravigliosamente aperta, leale e questi miei compagni di palcoscenico che si sono dimostrati aperti, sempre pronti ad accogliere la mia voglia, il mio desiderio di contaminazione, di cercare attraverso di loro una chiave per avvicinarmi ancora di più alla vostra anagrafe. E questo avviene questa sera, ancora una volta”.
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Per omaggiare i napoletani, Renato ha portato anche tante canzoni della tradizione partenopea, tra cui ‘O Surdato Nnamurato, oltre a cantare con Angela Luce, Peppe Barra e Sal Da Vinci. Due serate che non hanno fatto altro che aumentare il suo amore smisurato per Napoli (e viceversa). “È per questo che torno a dirti con ancora più forza: NON DIMENTICARMI EH!?!?!?”, ha concluso il cantautore.
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