Una grande matita arcobaleno per cancellare la scritta omofoba comparsa sul muro della scuola. È l’iniziativa realizzata al Liceo Scientifico Oriani di Ravenna. Qui, lo scorso gennaio, era comparsa sulla parete esterna della palestra la frase «Il preside è gay», diretta a Gianluca Dradi, dirigente scolastico dell’istituto. Il murale che ha censurato la «bravata» di uno o più studenti è stato inaugurato lo scorso 16 settembre in occasione della ripresa delle lezioni.
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L’episodio della scritta omofoba al liceo Oriani aveva fatto notizia non tanto per la scritta in sé quanto per la reazione di Dradi di fronte al fatto. Il preside aveva deciso infatti di non far rimuovere quelle parole fastidiose, ma di trasformarle invece in un insegnamento. «Ciò che offende – aveva scritto in un post Facebook diventato poi virale – non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come a un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come “pietra d’inciampo” per l’intelligenza umana. A me non importa chi sia stato. Mi piacerebbe però che fra qualche tempo l’autore, ripassando davanti a quel muro, possa ravvedersi e vergognarsi di aver pensato che quell’epiteto fosse un’offesa. Il bullismo omofobo e non solo è una vera piaga che colpisce soprattutto gli adolescenti che vivono periodi di fragilità».