A ormai vent’anni dalla morte, la principessa Diana rimane ancora nel cuore della gente. La “Principessa del popolo” morì a 36 anni, il 31 agosto del 1997, in un incidente d’auto a Parigi, inseguita dai paparazzi. Da anni era la protagonista del jet-set, alimentando le cronache rosa con glamour e pettegolezzi: il culto della sua figura, mito di eleganza e fascino, rimane tutto e, almeno per il momento, sembra destinato a rimanere insuperabile.
Particolari piccanti di una notte brava. Un vestito da uomo, una giacca militare. E, dentro a quei panni mascolini, la principessa Diana che aveva accettato di vestirsi da uomo su suggerimento di Freddie Mercury. E, insieme alla vode dei Queen e a una coppia di amici, andò in un bar gay di Londra.
Nessuno riconobbe la principessa nei panni di un uomo. Ma a rivelare i particolari della nottata con il cantante dei Queen è stata Cleo Rocos nelle sue memorie che, in questi giorni, sono state pubblicate dal Sunday Times. Secondo il racconto dell’attrice, il pub era il Royal Vauxhall Tavern e tutti furono catturati dalla “visione” di Freddie Mercury. Lady D., che si presentò in divisa, cappello e occhiali da sole, fu del tutto ignorata. “Anche dal cameriere quando ordinò da bere”, ha raccontato l’attrice ricordando la sensazione confidatale dalla principessa, che provò molto piacere per non essere stata riconosciuta.
Diana e Mercury trascorsero il pomeriggio a casa del comico inglese Kenny Everett, “Bevendo champagne davanti alle repliche di The Golden Girlscon il volume abbassato, improvvisando i dialoghi su una trama sconcia. Quando Diana chiese quali fossero i loro piani per la serata, Mercury rispose che avevano in mente di fare un salto al Royal Vauxhall Tavern, uno dei club gay più famosi di Londra. La principessa insistette per continuare la serata con loro e staccare un po’ la spina. Freddie disse: Andiamo, lasciamo che la ragazza si diverta. Diana e Freddie se la ridevano e lei ordinò una birra e del vino bianco. Una volta conclusa la transazione ci guardammo gli uni con gli altri , uniti nel nostro trionfo. Ce l’avevamo fatta!”.
A rivelare questo nuovo episodio della vita di Lady D fu nel 2013 proprio l’artista di Rio de Janeiro nelle sue memorie, pubblicate dal Sunday Times. Secondo quanto riportò il quotidiano britannico, Diana si presentò in divisa, cappello e occhiali da sole, fu del tutto ignorata, anche dal cameriere quando ordinò da bere, raccontò l’attrice. La Principessa, che provò molto piacere per non essere stata riconosciuta. “Dovremmo farlo di nuovo!” disse entusiasta Lady Diana al ritorno a casa sua al Kensington Palace.
Dopo le morti per Aids di Mercury e Everett, la principessa Diana divenne la prima sostenitrice del National AIDS Trust, una delle più importanti organizzazioni del Regno Unito per la ricerca contro la malattia. Quella loro divertente notte al Royal Vauxhall Tavern fu trasformata poi nel 2016 in un musical, portato in scena nel locale stesso.