l bullismo è un fenomeno diffuso, secondo uno studio condotto nel 2016 dall’Unicef due terzi dei ragazzi intervistati ne è stata vittima, e che può avere gravi conseguenze a lungo termine, portando a disagi e patologie psicofisiche. Il bullismo si riversa soprattutto sugli studenti provenienti da famiglie povere, o da gruppi emarginati o con particolari caratteristiche personali, inclusi i bambini disabili. Paradigmatico è il caso di Quaden Bayles, che ha mostrato al mondo l’insopportabile dolore che può provare un bambino vittima di bullismo.
Quaden Bayles ha nove anni, è un aborigeno australiano ed è affetto da acondroplasia, patologia caratterizzata da uno sviluppo anomalo dello scheletro che provoca una delle più comuni forme di nanismo. Pochi giorni fa la madre del ragazzo, Yarraka Bayles, ha pubblicato un video su Facebook che mostrava Quaden in lacrime, inconsolabile, dopo un episodio di bullismo, che chiede addirittura un coltello per togliersi la vita. Il video di sei minuti, in cui la donna descrive gli effetti del bullismo su suo figlio e le conseguenze sulla sua famiglia, si è diffuso rapidamente sui social media e ha ottenuto oltre venti milioni di visualizzazioni.
Il commovente video di Quaden ha scatenato un’ondata di empatia e il ragazzo ha ricevuto messaggi di solidarietà da parte di celebrità, come gli attori Hugh Jackman (che ha dedicato al ragazzo un video-messagio su Twitter) e Mark Hamill e la rapper Cardi B. Il comico statunitense Brad Williams, anch’egli affetto da acondroplasia, ha invece lanciato una campagna di raccolta fondi per invitare Quaden in California e farlo andare a Disneyland. La campagna, che mirava a raccogliere 10mila dollari, ha raccolto quasi 500mila dollari in appena due giorni.