“Sono nata femmina, ma dentro ero un maschio. Essere gay in Qatar è punibile dalla legge e con la morte. Il Qatar è estremamente severo nella Sharia”. Secondo alcuni documenti ottenuti dal Sunday Times, una ex principessa del Qatar, che fa parte della famiglia Al Thani, al potere, avrebbe ottenuto asilo nel Regno Unito e, al Ministero degli Interni britannico, avrebbe rivelato il forte timore di persecuzioni, proprio per via del suo percorso di transizione di genere.
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Secondo i documenti, la ex principessa sarebbe fuggita durante un viaggio di famiglia a Londra nell’estate del 2015 e non si sarebbe più fatta trovare. Nella sua domanda di asilo, la principessa ha allegato due lettere in cui raccontava come fosse depressa da sempre, «semplicemente perché il mio esterno non corrispondeva mai al mio interno».
«Mi sentivo come se la mia vita fosse stata gettata nella spazzatura», ha scritto. «Non ho mai voluto sposare i miei cugini maschi, come il resto della mia famiglia ha fatto. Ho il terrore di quello che i miei fratelli stanno per scatenare. Sono spaventato». La ex principessa ora è un uomo e ha un nome maschile inglese: la sua transizione è stata sancita da un atto firmato alla presenza di un avvocato nel 2015.
In Qatar, l’omosessualità è punibile con la detenzione fino a tre anni. Secondo un rapporto di Human Rights Watch pubblicato a ottobre, ci sono stati casi in cui i membri delle forze di sicurezza del Qatar hanno arrestato persone LGBT e le hanno sottoposte a «maltrattamenti e detenzione» senza alcun motivo. Le donne transgender, poi, sono tenute a frequentare sedute di «terapia di conversione» presso un centro di «assistenza sanitaria comportamentale» sponsorizzato dal governo.