Aggredita perché lesbica. E’ la denuncia shock di una 15enne che ha raccontato di essere stata presa a pugni e calci, martedì scorso, all’uscita della stazione della metro di Porta Nuova, perché aveva indosso abiti maschili.
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La giovane, secondo l’Arcigay Torino che ha diffuso la notizia, avrebbe riferito di essere stata pestata da un passante mentre stava andando a prendere il bus per andare a scuola.
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L’aggressore, un giovane sotto i 30 anni, prima l’avrebbe apostrofata in malo modo dicendole che era una femmina e non doveva andare in giro conciata come un maschio, poi le avrebbe urlato in faccia che era “lesbica” e, infine, quando la ragazza ha provato ad abbozzare una risposta, prima l’avrebbe colpita con un pugno in faccia e poi sferrandole dei calci nel costato.
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“Alla giovane – ha ribadito il presidente dell’Arcigay – va la nostra piena solidarietà e il nostro sostegno, condividendo la sua rabbia. Le porte della nostra associazione sono sempre aperte”.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta. “Torino – ha detto – vorrebbe liberarsi una volta per tutte dalle discriminazioni, che però tornano fuori ogni volta creando nuove correlazioni, come in questo caso, dove tra lesbofobia e violenza di genere il confine è labile. L’unica vera soluzione è una legge nazionale, che garantisca non solo la persecuzione del reato, ma crei una trasformazione culturale diffusa, a iniziare dalle scuole”.