570 pagine con testimonianze ma anche allusioni, supposizioni e insinuazioni su corruzione e ipocrisia, soprattutto per quanto riguarda la sfera sessuale tra gli uomini di Chiesa.
Sono due le tesi principali, tra le tante, del libro che vuole far scoppiare una bomba mediatica alla vigilia del delicato summit contro gli abusi su minori convocato da papa Francesco.
La prima: Bergoglio rimprovererebbe spesso i prelati troppo rigidi perché alcuni di loro sarebbero gay dalla doppia vita e allo stesso tempo omofobi.
La seconda è un’identificazione e classificazione di vescovi e cardinali più conservatori alla cui omofobia viene collegata – nella stragrande maggioranza dei casi con supposizioni o allusioni – un’omosessualità latente o praticata.
Sono le conclusioni a cui giunge Frédéric Martel, militante Lgbt e autore di «Sodoma», volume che in Italia viene pubblicato da Feltrinelli e che uscirà (in otto lingue e venti paesi) il 21 febbraio, cioè nel primo dei quattro giorni in cui la Chiesa «si ferma» per trovare soluzioni con cui affrontare la piaga più grande che la affligge: pedofilia e abusi.