Un sito per adulti come Pornhub conta in media 120 milioni di utenti ogni giorno, eppure i suoi server non crollano mai. Il sito dell’INPS, invece, non ha retto circa 4 milioni di accessi nello stesso momento, sebbene fosse stato previsto che tutti gli italiani ai quali spetta il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi si sarebbero collegati non appena fosse stata resa disponibile l’area dedicata per inoltrare la richiesta.
Non udente fa causa a Pornhub: “Senza sottotitoli non capisco i dialoghi”
Eppure i server dell’INPS sono letteralmente andati in tilt, al punto che il sito alla fine è andato offline per il sovraccarico di traffico. Com’era inevitabile, su quanto accaduto sono stati realizzati decine e decine di meme e l’ironia sul web è stata, oltre che comprensibile, anche spietata. Quasi nessuno ha creduto alla storia dell’“attacco hacker” e, mentre si attendono spiegazioni e soluzioni, c’è chi si è offerto di dare una mano.
Stiamo parlando proprio di Pornhub che, scherzando ma forse neanche troppo, ha twittato rivolgendosi all’INPS: “Vorremmo offrirvi aiuto per potenziare il vostro sito grazie ai nostri server, contattateci”. Inutile dirlo, l’ironica sui social si è scatenata di nuovo, mentre dall’Istituto di previdenza non sono arrivate risposte. Non è la prima volta che il noto sito per adulti offre il proprio aiuto: era già successo nei giorni scorsi, quando è stato annunciata la cancellazione del Festival di Cannes 2020, prevista per maggio, con un possibile slittamento in estate. Il sito porno ha così offerto al Presidente della manifestazione, Pierre Lescure, la possibilità di trasmettere in streaming i film in programma, ma la risposta è stata un secco no.