Commerciante di Porta Venezia, proprietario di diversi locali e presidente dell’associazione Porta Venezia Milano Rainbow District, ha rilasciato un’intervista a @milanobelladadio e a @lazzaramo sull’azione di sgombero della zona di Via Lecco (Porta Venezia) tenutasi Venerdì 27 Ottobre intorno all’1 di notte.
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“Neanche in un’eopoca fascista sarebbe avvenuto. Siamo stati invasi da circa 60 tra polizia di stato e altre forze dell’ordine che hanno intimidito tutti di andare via, un’azione che ha fatto agitare tutti i clieni e i commericanti trattati come i criminali. A Beppe Sala abbiamo dato un grosso sotegno per la sua elezione e glielo ricordiamo – commenta il presidente dell’associazione di Milano Rainbow di Porta Venezia – non siamo stati inclusi in nessuna decisione. I nostri clienti sono stati picchiati. Colpire noi, chiudere noi, significa non avere più il senso della città che si sta goverdando. Ci pentiamo in tanti ad aver votato chi ha portato Milano nell’ombra. Quello ch è successo è gravissimo, capiremo con i legali come agire”.
L’azione è stata svolta in seguito all’ordinanza sulla movida di Porta Venezia del Comune di Milano – iniziata il 17 Ottobre e che si protrarrà per un mese – che riguarda la chiusura dei locali di Porta Venezia dall’1 e 30 alle 6 della mattina e il divieto di vendita di cibo e di qualsiasi bevanda.
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“Non siamo delinquenti, abbiamo investito per salvare i nostri posti di lavoro. Porta Venezia è un posto inclusivo presente su tutte le guide mondiali di turismo – continua – hanno colpito l’unico quartiere di Milano dove ci sono solo gay e neri. Non altri quartireri dove c’è movida di tutti i tipi”.
Sotto, il video dell’intervista fatta al presidente del comitato residenti di Porta Venezia. Le due pagine Instagram che hanno realizzato il video sono in attesa di poter intervistare un membro del Comune di Milano per raccogliere entrambe le testimonianze.
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