Pio e Amedeo tornano in prima serata su Canale 5. Felicissima Sera – All Inclusive è il nome del programma che promette di declinare in ogni modo il concetto di inclusività: “La cercheremo in ogni cosa, in ogni ospite, in ogni discorso… Si arrabbierà chi non ci capisce o chi pensa che siamo stati troppo credibili” hanno spiegato al Corriere della Sera i due comici, pronti ad accogliere con lo stile dissacrante che li caratterizza ospiti come Silvia Toffanin, Elisa, Michelle Hunziker, Gigi D’Alessio, Giovanna Civitillo e Zucchero.
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A proposito della conduttrice di Verissimo che raramente si vede nei programmi che non sono il suo e che ha accettato di partecipare a Felicissima Sera (“Quando glielo abbiamo proposto ha fatto la faccia di chi si viene a consegnare” hanno raccontato), Pio e Amedeo hanno anticipato qualche dettaglio sulla sua intervista: “Lei si fa i fatti di tutti ma nessuno si fa i fatti suoi. Le chiederemo qualunque cosa: la sua intimità, quello che succede a casa, le cene di Natale con il suocero, la tombola. Ad esempio, quanto costa una cartella della tombola a casa loro? Quante azioni bisogna scambiare per acquistarne una?”. E quanto a Pier Silvio Berlusconi che ultimamente ha mostrato polso fermissimo contro gli eccessi arrivando a prendere seri provvedimenti sul Grande Fratello Vip: “L’abbiamo già sedato come in Arancia Meccanica, funziona” hanno risposto. La volontà, dunque, è quella di proseguire comunque con il loro modo di fare tv che farà arrabbiare “chi non ci capisce o chi pensa che siamo stati troppo credibili”.
«No, non più, fa finta, fa comodo a qualcuno dire che lo è. Il meccanismo che siamo tutti uguali non è ancora oliatissimo, rimane qualche vecchio pregiudizio, ma con il tempo e con il crescere delle nuove generazioni andrà via. Vale lo stesso per l’omofobia: gli omosessuali oggi non devono più nascondersi come 30 anni fa».
Tornando al tema dei reality Pio e Amedeo sono certi: se il successo sparisse non andrebbero mai al Grande Fratello: “Ci stiamo preparando al fallimento, ma preferiamo aprire una pizzeria, è più dignitoso fare un lavoro umile che andare in un reality”, hanno assicurato loro che, più che l’incarnazione dell’italiano medio, si definiscono l’italiano medio. “Io vivo a Foggia, frequento gli stessi amici di sempre, gli stessi bar e ristoranti, capisco il clima vero che si respira”, le parole di Amedeo che, come il collega, assicura di non essersi mai pentito per una battuta: “Mai, al massimo ci siamo pentiti di non averla detta”.