Pier Silvio Berlusconi starebbe preparando il suo ingresso in politica, spuntano date e nomi per il nuovo partito.
Berlusconi scende in campo. 2025 dopo il 1994. Sono sempre più insistenti le voci secondo cui Pier Silvio Berlusconi starebbe preparando il suo ingresso in politica alla guida di Forza Italia, seguendo le orme del padre Silvio. Tanto che alcuni danno la discesa in campo praticamente certa, e resterebbe solo da capire quando e come. E sono già spuntati i primi nomi per il nuovo partito di Berlusconi Jr, da Gerry Scotti al figlio di Ennio Doris.
A lanciare la bomba sulla probabile discesa in campo di Pier Silvio Berlusconi è stato Dagospia alcuni giorni fa. Le voci sul possibile ingresso in politica del secondogenito di Silvio Berlusconi si rincorrono dallo scorso luglio, quando lo aveva fatto intuire lui stesso.
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“Sento di avere il fascino della politica, è nel dna di mio padre”, aveva detto Pier Silvio Berlusconi durante la presentazione dei palinsesti Mediaset. I rumors si sono moltiplicati negli ultimi giorni e già si parla di possibili date per la discesa in campo e di come sarà il nuovo partito.
Secondo Dagospia Pier Silvio Berlusconi potrebbe fare il suo ingresso nella politica italiana già il prossimo anno. L’occasione potrebbe arrivare con il referendum sull’autonomia differenziata, che potrebbe tenersi nella primavera del 2025.
Una eventuale sconfitta al referendum sarebbe un duro colpo per la maggioranza di centrodestra e darebbe a Berlusconi Jr. lo spazio di manovra necessario per prendere il controllo di Forza Italia e “pensionare” Antonio Tajani e altri big veterani del partito, come Maurizio Gasparri.
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Secondo Il Fatto Quotidiano, che cita fonti Mediaset, sarebbe invece più probabile una discesa in campo solo a ridosso delle prossime elezioni politiche. Di certo c’è che la discesa in campo di Pier Silvio Berlusconi potrebbe portare a ridisegnare gli equilibri interni al centrodestra e, forse, perfino a metter in discussione l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia.
I nomi in ballo per il nuovo partito:
Il Fatto Quotidiano scrive che Pier Silvio Berlusconi sta lavorando al progetto da tempo, tra sondaggi sulla sua popolarità e incontri con personaggi dell’imprenditoria e della finanza.
E fa diversi nomi sulle figure che potrebbero accompagnare Berlusconi Jr nella sua nuova avventura in politica.
Il primo è quello di Niccolò Querci, 65 anni, uomo di Publitalia oggi nel Cda di Mediaset, che fu capo segreteria e assistente personale di Silvio Berlusconi dal 1992 al 2001.
Fidato consigliere di Berlusconi Jr., secondo il Fatto starebbe già lavorando al progetto del nuovo soggetto politico, un po’ come fece Marcello Dell’Utri con il Cavaliere nel 1994.
Diritti Lgbtq+:
La famiglia Berlusconi sostiene attualmente il Governo Meloni, grazie alla propria influenza su Forza Italia, che insieme a Fratelli d’Italia e Lega fornisce all’esecutivo i voti decisivi per governare. Ma le politiche illiberali sul fronte dei diritti delle minoranze, immigrati e persone LGBTIAQ+ in primis, mette in imbarazzo sia Mondadori, sia Mediaset, due dei più grandi editori italiani, di proprietà della famiglia Berlusconi.
“La difesa dei diritti civili è nel dna di ciò che ci ha tramandato mio padre, una cosa in cui io credo e credo che debba essere una battaglia di modernità e civiltà che non smette mai”, ha detto Pier Silvio Berlusconi commentando l’intervista rilasciata da sua sorella Marina, dove ha spiegato che si sente più vicina alla sinistra sul tema dei diritti civili. “Non mi piace dire che i diritti sono di destra o sinistra – ha concluso –, i diritti civili sono diritti civili e ci sono battaglie importantissime che ancora oggi devono essere fatte e portate avanti”.
Eppure, le sue promesse di una rivoluzione liberale, con un’apertura sui diritti civili, sembrano lontane dalla realtà di un governo Meloni che prosegue nella sua crociata contro la comunità LGBTIAQ+. Sarà questa davvero la svolta liberale che Pier Silvio vuole portare?
Dal figlio di Ennio Doris a Gerry Scotti:
Nelle intenzioni di Pier Silvio Berlusconi ci sarebbe quella di portare parecchi volti nuovi per rinfrescare Forza Italia, a partire da Massimo Antonio Doris, figlio del fondatore di Mediolanum Ennio.
Ma ci sarebbe spazio anche per qualche vecchia conoscenza, come Gerry Scotti. Dopo essere stato deputato nel Psi di Craxi tra il 1987 e il 1992, il conduttore tv potrebbe ritornare in politica al fianco di Pier Silvio Berlusconi.