L’ennesima aggressione a Pescara ci ricorda che l’omofobia esiste ma purtroppo le forze politiche di destra la coprono e alimentano.
Impedire l’approvazione di una legge contro l’omofobia e le campagne contro la cosiddetta ideologia gender nelle scuole sono manifestazioni di oscurantismo reazionario. Il fatto che i responsabili dell’aggressione siano un gruppo di giovanissimi mostra quanto sia indispensabile che nelle scuole si educhi al rispetto.
“Come Associazioni del territorio impegnate nella difesa della comunità LGBTQ+, continueremo instancabilmente le battaglie in corso volte al raggiungimento dei Diritti assenti in Italia e a chiedere a gran voce l’introduzione, a livello legislativo, dell’aggravante per i crimini mossi da odio omolesbobitransfobico. Episodi del genere ci ricordano tristemente quanto sia ancora necessario continuare a lottare affinché questa società diventi davvero accogliente e aperta, in modo da non dover più assistere a queste deplorevoli vicende. Offriamo al ragazzo, se vorrà, assistenza legale“, hanno commentato Mazì di Arcigay Pescara, Jonathan di Diritti in Movimento e La Formica Viola.
Ramsdale: «Mio fratello è gay, non resterò mai più zitto di fronte a commenti omofobi»
L’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali è una forma di razzismo che non ha alcuna giustificazione ma ha purtroppo profonde radici nella nostra storia. A nome di Rifondazione Comunista esprimo la solidarietà alla persona aggredita e la più netta condanna dell’aggressione.