E’ successo sabato scorso davanti alla sede dell’ex circoscrizione Castellamare, in viale Bovio, dove il presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, ha presentato il suo ultimo libro, O capiamo o moriamo.
Le tematiche del testo, l’ideologia gender nelle scuole, la questione demografica e una “terza via” proposta rispetto alle ondate migratorie, al centro della contestazione di alcune sigle giovanili, tra cui Assemblea sPaz, Collettivo studentesco e 4cities freestyle contest.
Il titolo della manifestazione, “Limoni contro Adinolfi“, seppur annunciata come pacifica, ha messo in allerta gli organizzatori. Limoni, infatti, era intesto come “limonare”, termine gergale per intendere un bacio lungo e appassionato, sinonimo di pomiciare. Invece, stando a quanto viene riportato sulle pagine Facebook del Popolo della Famiglia, è stato inteso come un lancio di agrumi contro l’esponente conservatorista.
Temendo addirittura “un’azione violenta dei centri sociali”, come si legge sul social network, alcune pattuglie di polizia e carabinieri sono state schierate davanti alla sede che ha ospitato l’incontro.
I manifestanti, però, si sono prima presentati alla spicciolata, cercando di infiltrarsi come partecipanti alla presentazione del libro, per poi riunirsi e dare sfogo al bacio e alla protesta “pacifica e pomiciosa”: baci ripetuti e con partner diversi ma rigorosamente dello stesso sesso, davanti agli occhi attoniti di passanti e seguaci della famiglia “tradizionale”. Viva l’amore!!!