La Fagnani si sa, ha l’animo da Belva e le sue domande sono sempre un’artigiata a ogni ospite e con Donatella la questione si accende quando la padrona di casa tira fuori una celebre vecchia controversa dichiarazione della cantante: «Io piaccio ai gay non piaccio alle checxxe mentre Raffaella Carrà e Patty Pravo sono icone delle chxxe vintage». La scintilla si accende poi quando la giornalista chiede alla rettore se prova imbarazzo per quanto dichiarato.
«No, non sono assolutamente imbarazzata, per me esistono i gay e le checxxe, esistono i gay che sanno di avere le paxxe, e ci sono gli isterici che parlano e si strappano i capelli, fanno i pettegolezzi e quelli non li voglio nemmeno sulla soglia di casa». È certa Donatella delle sue parole.
Le frasi sugli omosessuali a cui fa riferimento la Fagnani, furono quelle divenute celebri dello scontro fra Rettore e Pierluigi Diaco. All’epoca, il giornalista fu letteralmente massacrato dalla cantante, che lo zittì con un sonoro e intonato: «ma non mi rompere le baxxe culaxxone che non sei altro», momento entrato nella storia della tv trash.
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Ma ovviamente non finisce qui. La Fagnani, capendo il potenzale di esplosione che ha di fronte, aggiunge benzina sul fuoco, ricordando alla Rettore di altre sue vecchie esternazioni che oggi susciterebbero molto scalpore. Ma Donatella tutto questo “politicamente corretto” non lo sopporta proprio. «C’è una limitazione alla libertà, si mettono dei filtri a cose che sono state ampiamente superate, ad esempio il fatto che non si possa dire fr*cio e t*oia».
“C’è una limitazione alla libertà. Si mettono dei filtri a cose che sono state ampiamente superate, ad esempio il fatto che non si possa dire frocio e troia. Adesso Vasco Rossi non potrebbe più dire ‘è andata con il negro la troia’“, ha tuonato Donatella Rettore, citando una canzone del rocker di Zocca e Francesca Fagnani ha replicato indispettita: “Infatti lui usava troia come un insulto, qual è la libertà nel dare a qualcuno del frocio o della troia?“. L’icona rock degli anni ’80 ha così rivendicato la possibilità di potersi esprimere liberamente senza pregiudizi, motivando la sua posizione con un “dipende dal modo in cui uno lo dice“. La giornalista ha abbozzato e gli animi si sono placati.
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Esternazioni che hanno messo in difficoltà la giornalista che vuole avere delucidazioni su quanto detto dalla Rettore: «Ma qual è la libertà nel dire certe parole?». Ma la cantante è ferma sulle sue idee: «Adesso Vasco Rossi non potrebbe più dire è andata con il ne..o la tr». Ci ha provato poi la Fagnani a spiegare alla Rettore che Vasco non aveva utilizzato il termine trxxa come insulto, Donatella va su tutte le furie: «Io rivendico la possibilità di usare froxxo e nexxo, non mi sembrano insulti se uno è colorato…dipende dal modo in cui uno lo dice, se tu dici brutto nexxo è una cosa, se tu dici nexxo è un’altra».