Per la maggior parte delle mamme e dei papà italiani l’omosessualità è ancora un tabù. Più della metà di loro, infatti, è ancora fermamente convinto che l’unica forma accettabile di famiglia sia quella tradizionale e ben il 59% pensa che affrontare il tema con i propri figli possa rovinare la propria tranquillità domestica e disgregare il nucleo familiare. Il termine “gender” risulta ancora sconosciuto e temuto da tantissimi genitori che considerano questo argomento fonte di angosce. Un atteggiamento che loro stessi giudicano nocivo per una crescita armoniosa dei propri ragazzi. Effettivamente, nascondere la testa sotto la sabbia non serve a niente. Visto che ormai sono in tanti a fare coming out anche nella nostra Penisola: circa 1 milione quelli che si dichiarano omosessuali o bisessuali, a cui si aggiungono altri 2 milioni che hanno sperimentato attrazione o rapporti sessuali con persone dello stesso sesso. In maggioranza si tratta di giovani e giovanissimi, perché i primi segni di un “diverso” orientamento di genere compaiono nell’80% dei casi prima dei 18 anni. Sono questi alcuni dei dati emersi da un’indagine dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza, Paidòss, presentata in occasione del 3° Forum della Società Italiana Medici Pediatri, SIMPe, in corso a Stresa (Lago Maggiore). Magari i genitori fossero tutti come questi del video #amoredimmelo…