Il portale americano Mandatory ha spulciato il web alla ricerca di sondaggi e statistiche di 80 stati, per ricreare una carta geografica mondiale basata solo ed esclusivamente sulla lunghezza del pene.
Quattro i colori scelti per segnalare le diverse classi di appartenenza, calcolate – è bene precisarlo – sulle lunghezze medie nazionali misurate in fase di erezione: rosso per la taglia Small (dai 9,7 agli 11,7 centimetri), arancione per la Medium (dagli 11,8 ai 14), giallo per la Large (dai 14,1 ai 15,7), verde per chi può vantare una taglia Extra Large (dai 15,8 ai 18 centimetri).
Noi italiani, con una media di 15,7 centimetri, ne usciamo piuttosto bene e portiamo a casa una più che onorevole coccarda gialla, arrivando a sfiorare la zona verde a pari merito con Belgio, Olanda, Cuba e Repubblica Domenica. Misure decisamente più ridotte, invece, quelle in vigore nella Corea del Nord, che porta a casa il per nulla ambito titolo di “nazione con i peni più corti del mondo”: solo 9,7 centimetri. I vicini di casa della Corea del Sud osservano e sghignazzano, anche se i loro 10,9 centimetri di media non sono certo da primato.
Intanto dall’Africa si ribadisce il concetto che il nero può anche sfinare, ma non nelle parti basse. Il Congo, in particolare, mette tutti a tacere con i suoi 18 centimetri, che gli garantiscono l’oro mondiale. Argento all’Ecuador (17,5), bronzo al Ghana (17.3). “Le dimensioni non contano, importa come lo si usa” grida qualcuno dalla zona rossa. Intanto, però, i verdi sorridono compiaciuti dall’alto del podio. In slip, con le mani sui fianchi.