E’ bufera sul Ministro Fontana e sul Congresso mondiale delle Famiglie, da lui organizzato, si terrà al Verona dal 29 al 31 marzo: è promosso da sigle pro life e anti-Lgbt (come Generazione Famiglia, Comitato Difendiamo i Nostri Figli, ProVita Onlus, CitizenGo), oltre ad associazioni cattoliche integraliste, ortodosse ed evangeliche, tutte unite dalla promozione dei valori cristiani, la contrarietà all’aborto, la condanna dell’omosessualità, la battaglia contro la pornografia ed una visione restrittiva dei diritti e del ruolo della donna.
Dopo le polemiche sulla concessione del patrocinio di Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha negato che fosse stato dato. Comunque sia, il logo del governo è rimasto sul sito della manifestazione.
Al Congresso parteciperanno il vicepremier Matteo Salvini, oltre al ministro Lorenzo Fontana e al senatore Simone Pillon, che sono promotori del Congresso.
Ma chi sono questi esponenti che prenderanno parte al congresso?
Tra i relatori ci sono diversi esponenti stranieri come Dmitri Smirnov, arciprete della Chiesa ortodossa russa, che ha definito «assassine e cannibali» le donne che decidono di abortire.
Brian Brown, presidente dell’International organization for the family, dice che «l’esercito è per la guerra, non per le erezioni», frase che si riferisce alla sua opposizione all’ingresso dei transessuali nell’esercito. È contro i matrimoni gay e ha detto che le «pulsioni omosessuali si possono riparare».
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La parlamentare ugandese Lucy Akello sostiene che l’omosessualità andrebbe perseguita con la pena di morte nel caso in cui sia «aggravata». A tale proposito aveva presentato anche una proposta di legge, che prevede l’ergastolo come misura minore.
Il presidente della Moldavia Igor Dodon, dopo la sua elezione, ha dichiarato di non essere «il presidente dei gay, perché loro dovrebbero eleggere un loro presidente».
Alexey Komov, ambasciatore russo del World family congress presso l’Onu, riguardo gli atti di omofobia in crescita in Russia ha risposto così: «Trovo ridicolo parlare di omofobia, nel caso vi sarebbe semplice avversione verso certi stili di vita, tipici dei gay». E poi: « Soluzioni per educare bene i propri figli e proteggerli da internet e media? L’unica soluzione è l’homeschooling, cioè studiare a casa con i propri genitori per passare ai bambini e ai ragazzi valori sani e cristiani».
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