“Le battaglie e le affermazioni di ognuno vanno conosciute, ascoltate, comprese e incamerate per poi diventare vessillo della libertà di esistere ed essere se stessi. In un momento storico che continua a essere critico per i diritti di tuttə abbiamo ritenuto fondamentale scegliere ‘lotta e testimonianza’ quale tema di questa edizione”. Con queste parole Luigi Tabita, attore, operatore culturale, attivista per i diritti e direttore artistico sin dalla prima edizione del Giacinto festival – nature lgbt+ parla del fil rouge della decima edizione del festival che quest’anno si terrà martedì 20 e mercoledì 21 agosto sempre a Noto, città dei diritti, in provincia di Siracusa e che, anche quest’anno, vanta l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica Italiana, dell’Assessorato alla Cultura-Comune di Noto e dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio).
Luigi, cosa dobbiamo aspettarci da questa decima edizione?
Anche quest’anno ci saranno due giorni di lavori durante i quali, attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti, verranno raccontati i temi e le realtà che più interessano la comunità LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali). Il giro di boa dei 10 anni ci spinge a creare una sorta di sintesi di tutto quello che continua a essere fondamentale per difendere i diritti di tuttə che, purtroppo, continuano a essere minacciati. La recrudescenza di certa violenza è sotto gli occhi di tutti: basti pensare al terribile episodio di qualche settimana a Roma dove una coppia di ragazzi gay è stata aggredita a calci da tre ragazzi e una ragazza. Ecco, episodi come questo dimostrano che siamo ancora lontani dall’affermazione del diritto di ognunə di esprimersi ed essere se stessə.
Come può un festival aiutare in questo senso?
Ogni manifestazione che sia inclusiva e capace di innescare momenti di riflessione attraverso informazione può fare la sua parte. Giacinto festival, in particolare, ha sempre puntato sulla sua anima pop nel senso di popolare e alla portata di tutti. Si parla di tematiche che riguardano da vicino la comunità lgbt+ ma che appartengono a tuttiə. Quella per i diritti, non mi stancherò mai di ripeterlo, non è una “battaglia lgbt+”. I diritti sono di tutti e un Paese dove alcune persone sono discriminate, non è un paese civile. Proprio per questo, per la decima edizione, abbiamo voluto con noi Patrick Zaki, a testimonianza del fatto che i diritti devono essere difesi in una visione sempre più intersezionale.
Quest’anno è previsto anche un momento di confronto a più voci…
Sì, alle 21 di giorno 20 agosto, al Palchetto della Musica, ci sarà Speech on human rights – discorso sui diritti umani, un podio in cui varie personalità della politica, della cultura e spettacolo e delle associazioni Lgbt+ porteranno il loro contributo per la difesa dei diritti. Avremo un parterre di personaggi che a vario titolo si occupano di diritti, da Mattia Peradotto, Direttore UNAR (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio) a Patrick Zaki, attivista per i diritti umani, per poi passare alla testimonianza di Donatella Siringo, Presidente nazionale Agedo (associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone Lgbt+) e al grande ritorno delle drag queen KarmaB drag che, già ospiti del festival qualche anno fa, vengono a trovarci per continuare a raccontare la loro lotta per l’affermazione del proprio sé. Inoltre avremo Maria Andaloro, ideatrice di Posto occupato, la campagna di sensibilizzazione sociale contro la violenza sulle donne che da ormai dieci anni gira per tutta l’Italia per sottolineare come la violenza sia un problema culturale. E ovviamente non mancheranno gli interventi di amici storici del festival come Armando Caravini, Presidente Arcigay Siracusa e Alessandro Bottaro, Presidente Stonewall glbt.
Oltre il dialogo e la parola, come sempre ci saranno momenti di pura arte.
Certo. Ad aprire il festival sarà la mostra fotografica Le porte dei sogni – testimonianze notturne un progetto artistico di Oreste Monaco e terzo appuntamento di una trilogia nata nel 2022 in collaborazione con il festival. E poi, il 21 agosto Piazza del Teatro si animerà con Visione contemporanee, percorso performativo- divulgativo curato da Teatri Riflessi, This Is Not A Theatre Company di New York e Viagrande Studios: varie installazioni sensoriali attraverso le quali ogni spettatore potrà creare il proprio percorso in modo irripetibile, testimoniando come ognuno di noi sia unico e speciale. E a chiudere il festival sarà, la sera alla Loggia del Mercato Voci umane, retrospettiva di cortometraggi cinematografici firmati da Giuseppe Bucci, regista Rai e di molti premiati corti e spettacoli sulle tematiche sociali e lgbt+.