Ha confessato di avere preso parte a un’orgia in pieno centro a Bruxelles lo scorso venerdì, violando le regole del lockdown imposte dalla pandemia.
Una gang bang per lo più maschile dalla quale è scappato, ferendosi, e una volta raggiunto dagli agenti ha invocato l’immunità parlamentare. Nel suo zaino sono state trovate anche sostanze stupefacenti, ma agli agenti ha dichiarato che la droga non era sua.
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Il caso di József Szájer eurodeputato ungherese dei conservatori di Fidesz, partito del presidente Viktor Orban, scuote la politica di Budapest e le istituzioni di Bruxelles. Szájer, che nel 1990 è stato tra i fondatori di Fidesz, ha annunciato di avere presentato le sue dimissioni già domenica al presidente dell’Europarlamento David Sassoli e di essere giunto a questa decisione dopo un “lungo periodo di riflessione“, aggiungendo di volersi dedicare all’attività “intellettuale” e non più politica.
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Al momento non è dato sapere a che cosa faccia riferimento, ma quel che è certo è che Szájer si è sempre battuto per la difesa dei valori cristiani, come sottolinea il suo stesso partito – di estrema destra, contro i diritti Lgbt, omofobo e tradizionalista -, che si dichiara “rattristato dalla sue dimissioni”.
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Si è dimesso dall’europarlamento, dove sedeva tra le fila del partito di Orban, che ha contribuito a fondare. Ma nella Costituzione ungherese entrata in vigore nel 2012, il politico aveva personalmente insistito per inserire un passaggio contro le unioni omosessuali.