L’Italia partecipa alle Paralimpiadi di Parigi 2024, al via oggi 28 agosto, con la delegazione più grande di sempre.
Tra i 141 atleti azzurri che prenderanno parte all’evento c’è anche Valentina Petrillo, la prima atleta transgender al mondo a partecipare ai Giochi Paralimpici. La sua partecipazione ha già generato alcune polemiche, partite questa volta dalla Spagna.
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Napoletana, classe 1973, Valentina Petrillo sarà la prima atleta transgender al mondo a partecipare alle Paralimpiadi competendo nelle gare della sua identità di genere.
Petrillo è ipovedente, all’età di 14 anni ha scoperto di essere affetta dalla Sindrome di Stargardt, che provoca una progressiva perdita della visione. E compete nella categoria femminile dell’atletica paralimpica dal 2020. La sua partecipazione alle Paralimpiadi ha suscitato delle polemiche che sono partite dalla Spagna, nazione di Melani Berges, atleta che non si è qualificata a Parigi 2024 perché battuta proprio da Petrillo ai campionati mondiali dello scorso anno.
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In una intervista alla Bild l’avvocata Irene Aguiar ha definito “ingiusta” la partecipazione dell’atleta azzurra ai Giochi di Parigi. “La nostra atleta spagnola Melani Berges – ha detto – ha perso la possibilità di qualificarsi per le Paralimpiadi. Il motivo è la partecipazione dell’uomo Fabrizio ‘Valentina’ Petrillo, che è arrivato in finale al suo posto”.
Riguardo alle polemiche, Valentina Petrillo ha dichiarato alla Bbc di non avere “la sensazione di rubare qualcosa. Meglio essere una donna felice e lenta che un uomo infelice e veloce”.
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La sua partecipazione alle Paralimpiadi “ha un grande valore per me come sportiva, ma ha anche un valore culturale e sociale molto importante in assoluto perché anche a livello paralimpico si potrà vedere una atleta transgender, che rompe un po’ schemi e stereotipi”. “Spero si parli delle persone transgender per il loro valore di persone e, nel mio caso, per i valori sportivi”, ha aggiunto.