Paola Cortellesi ha inaugurato l’anno accademico dell’università Luiss Guido Carli con un monologo incentrato sul sessismo nelle fiabe.
“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è stato eletto il “Film dell’anno” ai Nastri d’Argento 2024
L’attrice e regista di C’è ancora domani, infatti, ha sottolineato come le favole sono piene di quei luoghi comuni che costruiscono l’immaginario collettivo delle donne. L’unica dote delle protagoniste, infatti, è quello di essere belle, mentre il potere salvifico è affidato agli uomini. Mentre “Biancaneve faceva la colf ai sette nani”, le donne sono spesso dipinte come personaggi negativi, come, ad esempio, proprio la Strega di Biancaneve.
“Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?” aggiunge l’attrice e regista in un’intervista a La Stampa in cui riprende il tema. E ancora: “Perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola, non poteva guardarla in faccia?”.