Il caso Mark Caltagirone, un anno dopo. Pamela Prati, ospite di «Domenica In», torna a parlare dello scandalo di cui è stata – «suo malgrado» – protagonista: mesi di interviste circa il matrimonio con un uomo misterioso e presunti figli in affidamento, poi rivelatesi completamente false. «Non ero consapevole di prenderti in giro quando ti raccontavo quelle cose», dice la showgirl scusandosi con Mara Venier.
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«Quella non ero io, si vede che ero completamente plagiata. Mi hanno fatto credere che fosse così», aggiunge. Nel frattempo la padrona di casa la incalza e le fa vedere una serie di filmati riguardo sue vecchie affermazioni: si parla della fede che avrebbe dovuto testimoniare le nozze già avvenute, di alcune tazze simbolo di un’ipotetica famiglia e del suo desiderio di vivere all’estero con la dolce metà.
«Ma è possibile tu non ti sia mai accorta di nulla?», continua a chiedere Mara. «No, vivevo un periodo di grande fragilità e sono caduta in una trappola mortale, che mi ha fatto perdere quella reputazione che mi ero costruita con tanti anni di fatica. Sono stata una stupida, ma ero in balìa di un sistema crudele, che ha fatto male a tante altre donne. Molte di loro non hanno il coraggio di parlare per la vergogna».
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«Ecco perché io e il mio avvocato Lina Caputo vogliamo istituire un’associazione». conclude Pamela. Che si sente a tutti gli effetti una vittima: «Hanno toccato i miei sogni, ossia il matrimonio e i figli. Quando nello studio legale mi hanno mostrato chi fossero in realtà il mio presunto marito e quel bambino, sono morta. La cosa che mi ha fatto più male? L’accusa di aver inventato, mentre io sono stata ingannata».
Pamela, presentando il suo nuovo libro, promette di voler mettere una pietra sopra questa vicenda, dimenticare e ripartire, in attesa che la giustizia faccia il suo corso: «Rinascerà una donna forte, che dentro di sé ha ancora spazio per l’amore. L’amore per se stessa».