Sono passati due anni da quando lo scandalo Mark Caltagirone, apoteosi di ogni finto fidanzato, faceva parlare tutta Italia appassionando anche i non avvezzi al gossip. L’inesistente promesso sposo di Pamela Prati da tempo ha fatto il suo corso, dimenticato dai più.
La sessantatreenne, intervistata dal Corriere della Sera, è tornata a parlare del presunto «catfish» – così viene definito negli Stati Uniti – che l’ha portata a credere di essere a un passo dal matrimonio con un uomo in realtà inesistente. Spiegando: «Quando ho realizzato che era tutta una finzione mi sentivo svenire, mi mancava l’aria. Una violenza psicologica terrificante. Non l’ho mai detto prima, ma ho anche pensato di togliermi la vita. La fine di una storia è sempre un trauma, ma scoprire che una persona addirittura non esiste è uno choc psicologico. La cosa che mi ferisce di più è che intorno a Roberto Cazzaniga si è formato un cordone di solidarietà, quando è successo a me sono stata messa alla gogna».
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Molti, all’epoca, dubitarono della sincerità della soubrette, convinti che avesse architettato tutto per farsi pubblicità. Lei invece ha sempre sostenuto d’essere stata plagiata e ha sempre puntato il dito contro le sue ex manager Michelazzo Eliana e Pamela Perricciolo, sostenendo che fossero loro le vere burattinaie del grottesco affaire. Adesso, al Corriere della Sera, Pamela conferma la stessa versione dei fatti: «Sono stata manipolata da due persone che conoscevano le mie fragilità. Sono tantissime le persone che finiscono nella mia stessa trappola, e oggi il mio impegno è sensibilizzare l’opinione pubblica intorno a questo genere di truffe».
Pamela aveva persino comprato l’abito da sposa, «era quello dei miei sogni, come l’ho sempre immaginato». E tiene ancora in casa «i regali che compravo ai due bambini, una volta ho organizzato sulla mia terrazza una festa di compleanno per il maschietto, che poi ovviamente, con una scusa, non mi hanno più portato, ho video, messaggi, prove, regali. Il mio desiderio più grande è poter far vedere tutto quello che posseggo in modo da dimostrare alle persone quanto macabro sia stato il tutto». Alcuni credono che Pamela, con questa vicenda grottesca, si sia arricchita. «La verità», dice lei, «è che la gente raggirata come me finisce per essere anche derubata, Cazzaniga ha speso 700 mila euro e si è persino indebitato».