Un uomo è stato accusati di aver frustato per ore suo figlio 15enne dopo aver scoperto che il giovane chattava su Grindr, l’app per incontri gay.
Il giudice Marcus Pilgersorfer si è espresso durante la sentenza: “A mio giudizio l’uomo ha punito in modo così crudele il figlio perché omosessuale”.
L’uomo ha scoperto l’app sul telefonino del figlio e, una volta aperta, ha trovato scatti intimi del figlio ed è andato di matto. Il giovane è riuscito a scappare delle violenze del padre ed ha raccontato tutto ai professori che lo hanno poi denunciato.
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L’avvocato del padre ha dichiarato che l’uomo non ha punito il figlio perché omosessuale ma per le foto hot trovate sul telefono: “Ha 15 anni e non trovo sia giusto che mio figlio invii ad estranei foto del suo corpo. L’ho punito per questo non perché gli piacciono i ragazzi, non sono omofobo”.