Ha già raggiunto quota 57 l’elenco delle città che sabato 17 ottobre scenderanno in piazza per stare “Dalla parte dei diritti”: così si chiama la grande mobilitazione nazionale convocata a sostegno dell’approvazione di una legge efficace contro omotransfobia e misoginia in vista del 20 ottobre, giorno in cui riprenderà alla Camera la discussione della proposta di legge licenziata dalla Commissione Giustizia e che ha come relatore l’onorevole Alessandro Zan.
Le città che hanno annunciato finora un presidio per la giornata di sabato sono: Agrigento, Alessandria, Ancona, Aosta, Arezzo, Asti, Bagheria, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brindisi, Campobasso, Caserta, Catania, Chieti, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Firenze, Frosinone, Genova, L’Aquila, Lecce, Livorno, Mantova, Matera, Messina, Milano, Modena, Monza, Novara, Padova, Palermo, Pantigliate, Parma, Pavia, Pesaro, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Roma, Rovereto, Rovigo, Salerno, Sanremo, Siena, Taranto, Treviso, trieste, Varese, Vicenza, Viterbo (sul sito dallapartedeidiritti.it i dettagli per ciascun presidio). “La grande risposta che da ogni parte del Paese è giunta alla mobilitazione #dallapartedeidiritti – commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – è già di per sé un segnale clamoroso, che deve avere arrivare forte e chiaro a Governo e Parlamento. È il momento di fare qualcosa di concreto per contrastare l’odio in questo Paese. Nonostante i timori della pandemia, e nel pieno rispetto delle regole sulla frequentazione dei luoghi all’aperto (cioè con mascherina e rispettando il distanziamento), siamo pronti a riattraversare le strade e le piazze coi nostri arcobaleni”. La mobilitazione rilancia l’appello rivolto al Parlamento e al Governo italiani da diverse associazioni, tra cui Arcigay e All Out e che ha quasi raggiunto le 70mila firme (http://allout.org/it/DallaParteDeiDiritti).