Il Milano Pride torna i presenza, dopo la pausa dovuta al lockdown, ma nessun corteo: a invadere pacificamente l’Arco della Pace sono tantissimi giovani ma anche adulti e famiglie accomunati dai colori dell’arcobaleno per chiedere uguali diritti per tutti e l’approvazione – in tempi rapidi – del ddl Zan. Sul palco si sono alternati il sindaco Giuseppe Sala, i rappresentati della galassia del mondo Lgbt+ e il parlamentare del Pd, Alessandro Zan, che ha dato il nome al disegno di legge approvato alla Camera contro l’omotransfobia e fiducioso di poter ottenere la maggioranza anche in Senato.
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“Lanciamo da Milano un messaggio di speranza. Siete qui con la voglia di rendere questo Paese più civile: vogliamo dirlo ai nazisti, a chi discrimina, che voi siete la parte migliore del Paese, che siete il futuro? La legge per cui stiamo lottando è una legge di civiltà, e quando sento che la legge è scritta male o si può migliorare, ho l’impressione che molti parlino della legge senza averla letta. Siamo arrivati a un testo che è un punto di equilibrio avanzato, e mi rivolgo ai politici che dicono di aprire un dialogo: non possiamo mediare sulla vita delle persone, sulla carne viva delle persone”. Lo ha detto dal palco del Pride di Milano il deputato Pd Alessandro Zan, relatore del ddl contro l’omofobia.
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