“Ognuno ha il diritto di essere chi vuole“. Lo dice chiaramente la cantante Levante che, su Twitter, attacca duramente il senatore della Lega Simone Pillon e si schiera in difesa del ddl Zan.
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Dopo Elodie e Fedez, si allarga il fronte degli artisti che protesta per l’ostruzionismo del Carroccio, colpevole di non voler calendarizzare l’approdo della legge contro l’omofobia in Senato. Un provvedimento già approvato alla Camera il 4 novembre scorso, ma che il partito di Matteo Salvini non vuole che a Palazzo Madama venga discusso. E anche il cantante Mahmood chiede l’approvazione della legge.
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“È di fondamentale importanza, Ho sempre pensato che episodi di discriminazione basati sul sesso, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale debbano essere condannati”. E aggiunge: “Mi è capitato più volte di assistere impotente a scene di questo tipo, soprattutto durante la mia adolescenza. A volte – confessa Mahmood – forse per paura o debolezza, mi sono trovato inerme davanti a situazioni che per me erano e sono una violenza. Violenza che uccide la libertà di ciascuno di essere se stesso. Ora – conclude il cantante – ho 28 anni e sento di avere, come tutti, la responsabilità di sostenere questo disegno di legge”.
@SimoPillon non è mai tardi per iniziare un percorso di terapia che la aiuti a comprendere l’importanza dell’altro, il diritto dell’altro a essere chi vuole(liberamente) e il dovere di uno stato a tutelarne la libertà. #omotransfobia
— Levante (@levantecanta) March 31, 2021