“Se si tratta soltanto di punire discriminazioni e violenze con sanzioni aggravate, bastava approvate un testo diverso da quello cosiddetto Zan. Abolendo l’articolo che consente a chiunque di dichiarare il genere di appartenenza modificandola anche continuamente, con una confusione antropologica inaccettabile. E cancellando le attività promozionali nelle scuole che non si capisce bene a chi sarebbero affidate e che contenuti potrebbero avere, sottraendo ai genitori una responsabilità educativa su bambini soltanto di 6 o 7 anni”. Lo afferma il senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di presidenza di Forza Italia.
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“Si restringa quindi il campo -aggiunge- alla questione delle maggiori sanzioni per chi commette violenze o atti discriminatori e si cancelli dalla legge Zan tutto ciò che appare un condizionamento ideologico, l’introduzione di reati di opinione non definibili, l’abolizione poi di una appartenenza di genere che potrebbe essere indefinita e in continuo mutamento in base a ciò che una persona dichiara di percepire in quel momento”.
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