E’ successo di notte, ma loro se ne sono accorti la mattina dopo quando hanno trovato alla finestra la bandiera arcobaleno bruciata e hanno visto il nero del fumo sul muro della loro casa a San Giuliano Terme in provincia di Pisa. “Qualcuno aveva appiccato il fuoco”.
In quella casa abita una coppia gay con un bambino piccolo. “Da qualche settimana avevamo appeso la bandiera fuori dalla finestra della camera di nostro figlio – racconta Francesco – la mattina siamo usciti e abbiamo visto che la bandiera era stata bruciata. Due vicini ci hanno detto di essere stati loro a spegnere il fuoco con un estintore e di non aver suonato il campanello perché era incandescente”. Francesco e Leonardo che abitano in quell’appartamento al piano terra, sono andati a denunciare l’accaduto alla caserma dei carabinieri.
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“In questi giorni si celebra il Pride Month, ed una famiglia con due papà Francesco e Leonardo hanno deciso di appendere la bandiera arcobaleno del movimento LGBTQ fuori casa, dopo poche ore la bandiera è stata bruciata da omofobi e grazie all’intervento dei vicini si è evitato che le fiamme bruciassero altro – dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center – quanto è avvenuto è chiaramente frutto delle campagne di odio di Salvini e della Meloni che attaccano costantemente le famiglie LGBT. Chiediamo a Salvini ed alla Meloni se anche davanti alla foto del piccolo Luigi spaventato per l’incendio non si sentano in dovere di chiedere scusa per l’odio che stanno disseminando contro le famiglie LGBT.”
Continua Marrazzo: “Chiediamo alla Ministra Lamorgese, di abolire e dare comunicazione pubblica, sulla circolare Padre e Madre di Salvini che impedisce alle famiglie arcobaleno di inserire i nomi di entrambi i genitori sulla carta di identità dei bambini, sarebbe un primo segnale concreto per le vittime che un Governo progressista dovrebbe dare. Cosa che dopo un anno non ha fatto. “