Ennesimo colpo di scena nella vicenda Wikileaks. Barack Obama commuta la pena di Chelsea Manning, che sarà liberata in maggio. Manning è stata condannata a 35 anni di carcere con l’accusa di aver passato documenti a Wikileaks. La decisione di Obama arriva dopo i due tentativi di suicidio da parte di Manning in carcere, dove da transgender si trova in un penitenziario maschile. Nei giorni scorsi Edward Snowden aveva lanciato un appello a Obama per la liberazione di Manning.
Chelsea Manning, una delle «talpe» di WikiLeaks, sarebbe dovuta uscire di prigione nel 2045. Barack Obama, con uno degli atti finali della sua presidenza, gli ha condonato la pena: l’ex analista dei servizi di sicurezza militari potrà lasciare la cella di Fort Leavenworth, in Kansas, il prossimo 17 maggio.
Così, a tre giorni dalla fine del suo mandato, Barack Obama ha commutato la pena a Chelsea Manning, 29 anni, l’analista dell’ esercito americano condannato a 35 anni di carcere militare come ‘gola profonda’ di Wikileaks nel 2010 e che il giorno successivo alla sentenza ha annunciato di voler cambiare sesso. La decisione non mancherà di suscitare polemiche, sullo sfondo delle fresche accuse dell’intelligence Usa a Wikileaks di aver fatto da cassetta postale ai recenti hackeraggi russi nelle elezioni americane.