L’amore raccontato da Ferzan Ozpetek nel suo nuovo film Nuovo Olimpo diventa realtà: è disponibile da oggi su Netflix.
Ferzan Özpetek su Nuovo Olimpo: “È una storia vera successa negli anni ’70”
Un cinema queer di sistema è una contraddizione forse possibile solo in Italia. Perfino Pedro Almodóvar, il più famoso, amato e celebrato regista di film che inquadrano questioni e storie LGBTQI+ in un’ottica sempre politica, sia che parli di corpi, sia che parli di educazione, sentimenti o diritto all’esistenza, nel suo paese non è amato come all’estero: anche lui, nonostante un indubbio apprezzamento, in patria mantiene uno scampolo di status da outsider. Ferzan Ozpetek del resto così era partito, come un outsider quando nessuno faceva cinema queer in Italia, almeno non con quella centralità e quella capacità di arrivare a tutti. Rapidamente tutto è cambiato.
Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek racconta l’amore in tutta la sua essenza permettendo allo spettatore di fare un viaggio profondo e travolgente tra le emozioni più belle e più brutte dell’amore.
La storia d’amore a due (personale) di Ferzan Ozpetek
Nuovo Olimpo, che anche nel titolo fa un rimando al film di Giuseppe Tornatore, è un omaggio al cinema, un omaggio alla Roma del passato ma, più di ogni altra cosa, un omaggio ai legami tra le persone che, nonostante gli imprevisti della vita, non si spezzano mai quando sono veri.