Sean «Diddy» Combs è accusato di avere stuprato una giovanissima babysitter. In una nuova denuncia, depositata a New York e ottenuta da Us Weekly, la donna ha rivelato di essere stata aggredita sessualmente dal rapper nel 2000 all’età di 16 anni.
La presunta vittima, identificata come Jane Doe, viveva a Manhattan con i genitori e lavorava come babysitter in un condominio dove all’epoca risiedeva anche la fidanzata di Diddy. L’accusatrice ha affermato di aver incontrato Combs e altri due uomini che presumibilmente lavoravano per lui. Combs a quel punto le chiese ripetutamente se volesse un passaggio a casa: dopo un iniziale rifiuto, la ragazza salì in macchina con il cantante.
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Da lì l’inizio di un incubo: dopo aver capito che il trio non avesse intenzione di accompagnarla a casa, la donna iniziò ad agitarsi e Diddy le offrì un drink per «calmarla». La bevanda stordì Doe, che afferma di essersi sentita «barcollante» e «instabile». Trascinata in un’altra location da Diddy e i suoi due collaboratori, venne ripetutamente stuprata dal rapper e poi accompagnata a casa.
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Tramite i suoi legali, Combs ha già rigettato le accuse. «Non importa quante cause legali vengano intentate, non cambierà il fatto che il signor Combs non ha mai aggredito sessualmente o trafficato sessualmente nessuno, uomo o donna, adulto o minore», si legge nella dichiarazione.