“Ci sono voluti 24 anni per capire chi fossi, ma adesso sono felice”, con queste parole il nuotatore olimpionico Daniel Jervis ha fatto coming out.
Il campione, vincitore delle medaglie bronzo e argenti a Glaswgow e Australia, ha deciso di dichiararsi apertamente tramite un podcast della BBC dedicato proprio al pride month e a quanto fosse difficile per uno sportivo fare coming out. “Per parecchio tempo ho odiato chi fossi – e vedi ogni giorno persone che muoiono per questo. Si odiano così tanto che si tolgono la vita.” racconta Jervis “Ma ora mi guardo allo specchio e mi piace quello che vedo“, continua Daniel nel podcast.
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Per molto tempo Jervis si è definito bisessuale, ma con il tempo si è ritrovato ad evolvere la propria posizione e scoprirsi di nuovo: “Ho detto alla mia fidanzata: Penso di essere gay”, ma non riuscivo nemmeno a pronunciare la parola “gay” – ancora faccio fatica oggi. Mi ritrovavo ad impappinare le parole”.
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Ma la reazione generale, sia dalla sua ex-compagna che le persone intorno a lui, è stata tra le più positive. Una nuova consapevolezza che gli ha permesso di riapprocciarsi alla propria vita con una nuova fiducia: “Non andava a colpire il nuoto, ma me come essere umano” racconta al BBC’S The LGBT Sport Podcast “Sembrerò drastico, ma la mia vita non mi divertiva. Sorridevo, ma c’era qualcosa che mancava e non mi rendeva veramente felice”.
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Jervis è stato motivato a fare il grande passo, in seguito ad altri recenti coming out nel mondo dello sport – come il giocatore di football Jack Daniels e e il nuotatore Michael Gunning, che ha definito un fantastico aiuto nel suo percorso: “Quando ero più giovane, non conoscevo nessun nuotatore che avesse fatto coming out, quindi non avevo nessuno che fosse come me. Voglio essere quella persona per qualcuno“.