L’ira delle autorità saudite si è abbattuta su alcuni giovani che hanno inscenato un matrimonio gay alla Mecca, che è il luogo, in assoluto, più sacro per l’Islam e meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo perchè ritenuto “la Casa di Allah”. Il video incriminato pubblicato dal sito locale Sabq.org è stato subito cancellato.
“Una rappresentazione teatrale di una festa di matrimonio in cui appaiono uomini vestiti con indumenti femminili”, ha affermato un portavoce della polizia locale nell’annunciare l’arresto di tutti i partecipanti alla festa dopo una segnalazione giunta da un cittadino “rimasto scioccato” per avere assistito alla scena di un uomo vestito da donna.
Il video incriminato ha fatto subito il giro del web, scatenando reazioni contrastanti. “Non avrei mai immaginato che si possa arrivare a tal punto di insolenza e di audacia”, si legge in un tweet postato da un cittadino saudita. Non c’è “nulla di cui sorprendersi, commenta invece al Yamani dal Regno Unito”, secondo il quale “i gay nostrani vogliono rendere pubblica la loro questione come fanno gli omosessuali nel Maghreb arabo, in Libano e in Egitto: Rvendicano un diritto esattamente come fanno i gay di tutto il mondo”.