Sono tante le celebrità americane che stanno dando la propria identità all’intelligenza artificiale, ceduto la propria immagine a Meta.
Meta, ha impiegato i loro avatar per creare assistenti IA decisamente più sofisticati rispetto ai tradizionali chatbot. Questi assistenti possiedono personalità e interessi che mirano a riflettere il più fedelmente possibile quelli delle celebrità da cui prendono forma, offrendo agli utenti l’esperienza di interagire virtualmente con loro. Fa discutere la storia di una nonna che usa l’intelligenza artificiale per far soldi su 0nlyFans: modificando le foto, si rende bellissima e i maschi la pagano!
L’intelligenza artificiale crea l’uomo e la donna perfetti: anche dal punto di vista sessuale!
Gli utenti possono porre domande, ricevere consigli o semplicemente intrattenersi in conversazioni divertenti. Il nuovo assistente, alimentato dal massiccio modello linguistico Llama 2, è stato denominato Meta AI. Oltre alla capacità di chattare, Meta AI può anche generare illustrazioni utilizzando un generatore di immagini chiamato Emu. L’assistente riceve costantemente aggiornamenti da Internet attraverso il motore di ricerca Bing.
Attualmente, ci sono già 28 assistenti IA modellati su celebrità. Giusto per fare qualche esempio, abbiamo Kendall Jenner nel ruolo di Billie, la sorella prodiga di consigli, Snoop Dogg nei panni di Dungeon Master, la guida ai giochi, Tom Brady come Bru, commentatore sportivo. E ancora Naomi Osaka nel ruolo di Tamika, ossessionata dai manga, Kendall Jenner che diventa Billie, compagna di cavalcate, Chris Paul nel ruolo Perry, il guru del golf, Paris Hilton che fa Amber, la detective fanatica della tecnologia e l’ex giocatore di basket Dwyane Wade nei panni di Victor, pensato per aiutare gli utenti ad allenarsi. Meta ha anche coinvolto creatori come MrBeast, uno degli YouTuber più seguiti al mondo, e la star di TikTok Charli D’Amelio. Tuttavia c’è spazio per molte altre celebrità.
Lady Gaga e Michael Jackson insieme grazie all’intelligenza artificiale: il featuring (AUDIO)
Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha spiegato: “Non si tratta solo di rispondere alle domande degli utenti, si tratta di intrattenerli”. I compensi offerti alle celebrità per vendere la propria immagine sembrano essere allettanti. Si parla di cifre comprese tra 1 e 5 milioni di dollari per ogni VIP. Il processo richiede appena sei ore di lavoro in studio per perfezionare la somiglianza dell’assistente IA.
Tuttavia non tutti gli artisti sono entusiasti di consegnare le proprie versioni digitali all’IA. Tom Hanks, ad esempio, ha espresso la sua preoccupazione su Instagram riguardo a un video con una versione IA di sé stesso, negando ogni coinvolgimento. L’attore ha precedentemente manifestato timore sulle tecnologie emergenti, sottolineando che le immagini e le voci possono essere considerate proprietà intellettuale:
Ha affermato: “L’abbiamo vista arrivare. Abbiamo visto che ci sarebbe stata questa capacità di prendere gli zero e gli uno in un computer e di trasformarli in un volto e in un personaggio. Ora che da allora è cresciuta un miliardo di volte, la vediamo dappertutto. Posso dirvi che ci sono discussioni in corso in tutte le associazioni, in tutte le agenzie e in tutti gli studi legali per raccogliere le conseguenze legali del fatto che la mia faccia e la mia voce – e quella di chiunque altro – siano la nostra proprietà intellettuale”.
Il dibattito sull’uso dell’IA nell’industria dell’intrattenimento è in pieno fermento, con il sindacato degli sceneggiatori statunitensi e l’associazione delle case di produzione e delle piattaforme di streaming che hanno recentemente concluso uno sciopero con restrizioni sull’uso dell’IA nel cinema e nella televisione. Prosegue invece lo sciopero degli attori statunitensi che sottolineano la necessità di fornire una tutela per evitare che l’intelligenza artificiale usi le immagini degli attori senza la loro autorizzazione.