La vittoria di Miss Olanda da parte della 22enne Rikkie Kolle, modella transgender, ha sollevato non poche polemiche.
Sarà lei – per la prima volta nella storia dei Paesi Bassi – a rappresentare il suo Paese alla prossima edizione di Miss Universo. Un segnale di apertura e civiltà per molti, mentre per altri è una vera e propria ingiustizia far partecipare e vincere una persona nata uomo.
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Della stessa opinione Patrizia Mirigliani, che ai microfoni di Radio Cusano Campus ha commentato così la vicenda: “Ultimamente i concorsi di bellezza cercano di fare notizia usando anche delle strategie che secondo me sono un po’ assurde“. Per la patron di Miss Italia, perciò, dietro a questa elezione ci sarebbero ben altri motivi e ribadisce come lei, da questo punto di vista, non ha intenzione di cedere: “Sin da quando è nato, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita. Probabilmente perché, già allora, si prevedeva che la bellezza potesse subire modificazioni, o che le donne potessero subire modificazioni, o che gli uomini potessero diventare donne”.
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A Miss Italia, dunque, non possono partecipare donne trans. Sul resto il regolamento si è ammorbidito, anche se Mirigliani assicura sempre una certa attenzione: “La semplicità premia sempre. Al nostro concorso partecipano ragazze tatuate, con piercing, extension. Fa tutto parte del nuovo modo di raccontarsi delle donne, però tutto ciò che è eccesso per accentuare l’estetica – ha fatto sapere – cerchiamo di non agevolarlo. Gli eccessi non vanno bene. Quanto ai cambiamenti della società, un tempo il regolamento di Miss Italia precludeva la partecipazione alle donne sposate. Mio padre dovette, a malincuore, togliere la corona a Mirca Viola, moglie e mamma. Oggi però il regolamento è cambiato”.