“Solo cose belle” è il titolo del nuovo brano di Nicolas Bonazzi in rotazione radiofonica a partire da oggi: è il primo singolo del nuovo progetto indipendente con la produzione di Federico Nardelli, dopo un periodo di silenzio.
Con un sound deciso a tinte solari e atmosfere indie-pop, “Solo Cose Belle” è un inno perentorio alla positività: “Ognuno di noi compie un viaggio in cerca della sua gioia, e tante forze avverse ci remano contro ogni giorno. Questa canzone è un mantra per affrontare tutto il disagio che viviamo quotidianamente, una filastrocca contro le negatività – racconta Nicolas, che è anche autore del brano -. In fondo siamo sempre noi a scegliere cosa scrivere sulle pareti della nostra testa, di chi circondarci, e dove dirigere il nostro sguardo. Per quanto sia feroce ammetterlo, stare bene è una decisione che spetta soltanto a noi.”
Nicolas Bonazzi è un cantautore, nasce a Bologna nel 1982. Intimista, romantico, con una solida fede nella musica pop e soul, è stato definito “cantautore della sensualità” perché i suoi testi sono spesso espliciti ed epidermici. Laureato in “Scienze della Comunicazione”, appassionato di microsociologia, e cuoco per diletto, ha studiato tra Bologna e New York, una seconda casa in cui ha trascorso anni importanti per la sua crescita umana ed artistica, e che ritorna spesso nelle sue canzoni. Nel 2005 l’incontro col Maestro Celso Valli, che decide di produrre “Dirsi che è normale”, il pezzo con cui partecipa al Festival di Sanremo nel 2010 nella categoria Nuova Generazione (Giovani). In quell’occasione fa squadra con Claudio Cecchetto, che produce l’EP “Dirsi che è normale” per Sony Music Italy. “Dirsi che è normale” diventa un piccolo cult del web con oltre 5 milioni di visualizzazioni su Youtube e numerosissime cover da parte di aspiranti cantanti, e Nicolas comincia a portare la sua musica in giro per l’Italia, prendendo parte anche a importanti manifestazioni di beneficenza. Nel frattempo, dividendosi tra l’Italia e gli USA per raccogliere ispirazione, continua a scrivere, a lavorare ai nuovi brani, per sé e per altri, in italiano e in inglese, con produttori internazionali e di diversa estrazione musicale. Ha collaborato, tra gli altri, con i maestri Celso Valli, Marco Sabiu, Umberto Iervolino. Il 21/12/2012 esce “L’ultimo giorno del mondo”, con cui Nicolas affronta l’ipotetica imminente fine del mondo, profetizzata dai Maya, ricevendo da subito ottimi apprezzamenti di critica e pubblico. Nell’estate 2013 si esibisce per la seconda volta in concerto a New York (la prima nel 2010), sul palco dello storico locale The Bitter End nel West Village, dichiarato patrimonio cittadino newyorchese (su cui hanno suonato, tra gli altri, Bob Dylan, Tracy Chapman, Janis Joplin, Stevie Wonder). Come autore, firma per Simonetta Spiri (“Lontano da qui”, 2013, dall’album Quella che non vorrei), Antonino Spadaccino (“Lontano da me”, 2016, dall’album “Nottetempo” prodotto da Emma Marrone), Le DEVA (“Cose che si dicono”, 2017, album “4”). Nel 2017 finalizza la scrittura del brano “Ali di carta”, scritto con la collaborazione di Marco Rettani, in cui affronta il tema delicato e purtroppo attuale del bullismo scolastico. Il brano viene selezionato tra i 64 finalisti di Sanremo Giovani 2018, e riceve subito importanti apprezzamenti da parte delle testate web (“forse una delle migliori canzoni italiane su questo argomento” la definisce Vavel.com, tra gli altri). Nel videoclip del pezzo (GUARDA QUI), girato presso il Castello di Thiene dal regista Iacopo Trezzi, Nicolas torna metaforicamente sui luoghi dell’infanzia e si confronta con il sé bambino che fuggiva dai mostri delle proprie paure. Nel 2019 l’incontro con Federico Nardelli, e l’inizio del nuovo progetto di cui Solo Cose Belle è il primo estratto.