L’artista Nemo, vincitore dell’Eurovision Song Contest 2024, ha parlato del suo coming out come persona non binaria.
che rappresenta la Confederazione, ha staccato il biglietto per il capitolo conclusivo del concorso canoro. Può piacere o meno, ma la canzone di Nemo, un mix di generi musicali dal rap alla lirica, potrebbe portare la Svizzera sul podio. Questo almeno stando ai pronostici. Pronostici che però, notizia di queste ore, potrebbero subire scossoni per il fatto che la RAI ha diffuso “per errore” i dati relativi solo al televoto italiano, con Israele risultato primo al 39% e i Paesi Bassi secondi, ma a molta distanza, con il 7,9%. Diffondere i dati è vietato dal regolamento EBU (European Broadcasting Union), perché potrebbe influenzare chi vota. Così ora la RAI rischia un provvedimento disciplinare.
Nemo: “Non sono né uomo né donna ma una persona dall’identità di genere fluida”
Ma – al di là dello show e dei pronostici – proprio la partecipazione di chi non si riconosce né nel sesso maschile, né in quello femminile, ripropone un discorso politico che torna quindi d’attualità: il diritto a un riconoscimento ufficiale delle persone non-binarie.
Il cantante, 24 anni, al termine della sua esibizione ha spiegato in conferenza il messaggio racchiuso in “The Code”. Nella canzone l’artista racconta infatti del suo percorso verso l’identità non binaria, di quel codice uomo-donna che ha voluto superare. Al di là però di giurie e applausi, in parallelo alla gara in Scandinavia, qualcosa accade anche in Svizzera. Ispirate da Nemo, diverse personalità politiche, ma non solo, hanno firmato una lettera aperta rivolta a Consiglio federale e Parlamento. In essa si chiede di riconoscere ufficialmente le persone non binarie. Oggi, infatti, non è possibile indicare nel registro dello stato civile qualcuno che non sia né uomo, né donna o rinunciare del tutto a dare informazioni in questo senso. Si torna quindi a parlare di terzo sesso, dopo che nel 2022 il Governo già aveva bocciato l’idea di introdurre tale categoria: dato che – questa la motivazione – mancano quelli che definisce i presupposti sociali.
Nemo: chi è la popstar Svizzera, icona della comunità Lgbtq+, che ha vinto all’Eurovision 2024
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Il brano è scritto da Nemo stesso in collaborazione con il produttore svizzero Benji Alasu, l’autrice svedese Linda Dale e l’autore norvegese Lasse Nymann, tutti e tre accomunati dall’aver scritto canzoni per le ultime due edizioni della selezione norvegese Melodi Grand Prix, in particolare Linda Dale è stata autrice di “Queen of kings”, quinto posto per la Norvegia l’anno scorso ed eseguita da Alessandra Mele (che pochi giorni fa ha certificato disco d’oro in Italia).
“The Code parla del percorso che ho iniziato per giungere alla conclusione di non sentirmi né un uomo né una donna. Trovare la mia identità è stato periglioso e intricato, ma niente è meglio della libertà che si percepisce nel momento in cui dichiari di essere ‘fuori dai binari’. È un onore per me rappresentare la Svizzera all’Eurovision Song Contest. È stato un importante palco sul quale costruire i ponti della comunicazione tra le culture e le generazioni. Ecco perché è così importante per me, una persona dall’identità di genere fluida, ma anche per tutti i membri della comunità LGBTQIA+.”.