Secondo i dati raccolti dagli esperti l’area che ha registrato il numero maggiore di ‘morti per selfie’ è l’India, seguita dalla Russia, dagli Stati Uniti e dal Pakistan. Lo dice una ricerca compiuta dall’All India Institute of Medical Sciences.
In tutto il mondo tra il 2011 e il 2017 si sono verificate 259 ‘morti per selfie’, dei decessi dovuti a degli incidenti accaduti proprio nel momento in cui le persone cercavano di scattarsi delle foto estreme. Un team di ricercatori dell’All India Institute of Medical Sciences, coordinato dalla dottoressa Agam Bansal, ha realizzato una ricerca approfondita sul web al fine di stimare non solo il numero complessivo delle ‘morti per selfie’, ma anche le cause che le determinano e le aree nelle quali si verificano più frequentemente.
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I social media, soprattutto per i giovani, fanno ormai parte della quotidianità. La popolarità tra i giovani adulti sembra essere direttamente proporzionale al numero di ‘like’ e di ‘followers’ sui profili personali.
La continua competizione che ne deriva spinge i ragazzi a correre dei rischi al solo fine di riuscire a scattare una foto che possa essere notata sui social network. Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Family Medicine and Primary Care, l’equipe ha analizzato tutti gli articoli emersi da alcune parole chiave, quali ‘morte per selfie’, ‘incidente selfie’ e ‘mortalità selfie’. È così emerso che dal mese di ottobre 2011 a novembre 2017 si sono verificati 137 incidenti in tutto il mondo e che questi ultimi hanno provocato un totale di 259 vittime. Nello specifico il 72,5% dei deceduti era di sesso maschile. Questo dato sottolinea come i ragazzi siano più propensi a correre dei rischi rispetto alle femmine, nonostante queste ultime si scattino molti più selfie. L’età media delle vittime, in aggiunta, è risultata di 22,9 anni.