C’è molta curiosità intorno al membro di Napoleone Bonaparte, un personaggio di grande fascino per gli storici e i curiosi. A occuparsi della storia del suo pene è stato il giornalista Mike Evans nel programma televisivo Dead famous DNA, il cui scopo è rinvenire tracce organiche di personaggi storici, da Hitler fino a Elvis.
Il pene di Napoleone? Poco imperiale, misurava appena 4,5 cm
La leggenda racconta che l’imperatore sia stato evirato subito dopo la morte e che il suo pene sia stato conservato come una reliquia e tramandato di mano in mano. Il suo pene fu asportato e imbalsamato dal dottor Francesco Antommarchi, che ne esegui l’autopsia di fronte a 17 testimoni nel 1821. Il primo a entrare in possesso del membro-reliquia fu l’abate Vinali, cappellano a Sant’Elena. “Il pene napoleonico passò di mano in mano, restando però di proprietà della famiglia Vignali per molti anni”.
Venne poi battuto all’asta e acquistato dal professore Lattimer per 4 mila dollari. “La misura del pene di Bonaparte – spiegò Lattimer senza fornire ulteriori dettagli – era di quattro centimetri e mezzo in stato di riposo che diventavano 6,1 durante l’erezione”.Oggi il pene di Napoleone è custodito in uno scrigno da Evan Lattimer, residente nel New Jersey, che l’ha ricevuto in eredità dal padre, il professore urologo che a sua volta lo aveva acquistato all’asta a Parigi negli anni Settanta.
L’imperatore Napoleone è conosciuto come un incallito sciupafemmina, ma pare che soffrisse sin da giovane di un grave problema endocrinologico che limitò la crescita dei suoi organi genitali. Questo non lo fermò dall’avere moltissime amanti. Per parlare di micropene, in un uomo adulto, bisogna avere un pene in erezione più corto di 7 centimetri (Napoleone rientrerebbe nella casistica, quindi). Alcune stime dicono che a soffrirne sarebbe lo 0,6% della popolazione maschile di tutto il mondo. In genere, negli individui con micropene, tutte le altre strutture annesse al pene sono normali, cioè non presentano alcuna anomalia. Il grosso problema per chi lo ha, è psicologico. Ma Napoleone sembrava essersene fatto una ragione!