Un mondo cosmopolita, colto e curioso è quello che si ritrova in Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy, uno degli spettacoli più chiacchierati degli ultimi anni di Jan Fabre. Uno spettacolo di 24 ore filate, che parte dalle quattro del pomeriggio alla stessa ora del giorno successivo, senza intervalli, che immerge lo spettatore nei prodigi e negli odii degli antichi miti greci, come una monumentale memoria della nostra civiltà. Ma anche come un gioioso inno all’immaginazione, al coraggio, all’utopia che manda all’aria le consuete regole del teatro e chiama lo spettatore e i ventisette attori/performer a un’esperienza unica.
Lo spettacolo, come è nello stile di Fabre, è un racconto labirintico e disorientante: danze, lotte, riti, poetici o crudeli, scene di sesso e corpi nudi, belli o sanguinanti, seducenti o disfatti.
Jan Fabre Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy[1] from luciano parisi on Vimeo.