Provocatorio, controcorrente, politically scorrect. È Morrissey, l’ex leader degli Smiths: vegano, anti monarchico, irriverente, ora Morrissey difende Kevin Spacey, dopo le accuse di molestie sessuali che stanno compromettendo la carriera del protagonista di House of Cards.
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In un’intervista al giornale tedesco Spiegel, Morrissey ha minimizzato: «Non capisco dove sia lo scandalo. Le accuse contro Kevin Spacey sono ridicole», ha detto il cantante di Manchester, che ha pubblicato venerdì 17 novembre il suo ultimo disco, Low in high school, preceduto dal singolo Spent the day in bed.
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«Da quello che so – ha detto Morrissey – era in un letto con un 14enne. Lui aveva 26 anni. Uno si chiede dove si trovavano i genitori di quel ragazzo, e se lui non sapeva che cosa sarebbe successo». Morrissey ha affermato di condannare ogni tipo di violenza sessuale verso chiunque, «non so te – si è rivolto all’intervistatore – ma a me non è mai capitato di trovarmi in situazioni così nella mia giovinezza. Ero sempre consapevole di quello che sarebbe successo. Quando sei nella camera da letto di qualcuno, sei consapevole delle conseguenze. Le accuse su Kevin Spacey non sono state pesate a dovere», così come quelle sul produttore Harvey Weinstein: «Le persone coinvolte sapevano a cosa andavano incontro».