A Palazzo Marino entra la prima consigliera comunale transgender di Milano. E’ Monica Romano: alle elezioni del 3 e 4 ottobre 2021 ha ottenuto 938 voti.
Era candidata nella lista del Partito democratico ed è arrivata ventiquattresima: rientra quindi tra i sei che subentrano ad altrettanti assessori del Pd nominati dal sindaco Beppe Sala per la nuova giunta.
Laureata in scienze politiche, classe 1979, Romano si occupa di formazione per aziende ed enti nel campo del diversity management e della gender equality. Non è nuova agli appuntamenti elettorali: nel 2016 si era candidata sempre al consiglio comunale nella lista di Sinistra x Milano senza essere eletta.
Autrice di tre libri, milita da più di vent’anni nell’ambito dei diriti Lgbt+. E’ stata coordinatrice milanese di Crisalide Azione Trans, ha fondato l’associazione La Fenice e ha avviato un gruppo di auto-aiuto e autocoscienza dedicato alla variabilità e non coformità di genere presso il circolo culturale Harvey Milk.
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Tra i punti del suo programma, la realizzazione di un centro per le associazioni Lgbt+ a Milano, l’attenzione all’equità di genere all’interno degli uffici comunali (che contano circa sedicimila dipendenti) e l’aumento dei posti letto per persone Lgbt+ cacciate da casa, proseguendo con un’iniziativa già avviata dalla precedente amministrazione. Ma anche tanti altri temi, dal lavoro (con una particolare attenzione a chi non ce l’ha, snellendo e migliorando i servizi dei centri per il lavoro del Comune) alla sicurezza (sostenendo le attività commerciali per mantenere ‘vivi’ i quartieri).
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