Il consiglio regionale della Lombardia non concede quest’anno il patricinio gratuito al Milano Pride, la tradizionale parata organizzata dal Coordinamento arcobaleno a favore dei diritti Lgbt, in programma il prossimo 24 giugno. Determinante sull’esito del voto dell’Ufficio di presidenza del Pirellone, questa volta, è stata la decisione del vice presidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti della Lega, che negli anni passati si era schierato a favore del sì.
“Non volevo che il mio voto venisse strumentalizzato“, si è difeso l’esponente del Carroccio vicino a Salvini, che è appena stato rieletto nel consiglio federale della Lega nel listino del segreterio riconfermato. “In questi anni sono stati fatti grossi passi avanti in materia di diritti vicili – dice – e ritengo che nel 2017 non abbia più senso aprire nuove polemiche pretestuose su questo tema”. Un volta faccia che, secondo l’opposizione di centrosinistra però è dovuto “all’effetto Salvini”.
Ecco il comunicato del Milano Pride:
“Apprendiamo con dispiacere il Non patrocinio della Regione Lombardia al #MilanoPride 2017″
“Il NO alla richiesta di patrocinio rappresenta un NO incomprensibile ad una festa laica e civile per l’affermazione dei diritti delle persone LGBT*, un NO ad una manifestazione inclusiva che intende diffondere la cultura della diversità e del rispetto verso ogni individuo.”
“È un NO ad una festa aperta a tutta la città di Milano, per ricordare al mondo che Milano è accogliente, è inclusiva, è rispettosa delle diversità. È un no a quella Milano che vuole confrontarsi da pari con le metropoli multietniche e multi culturali del mondo, senza gli assili di un bigottismo provinciale e ipocrita che utilizza i temi della diversità per una bassa propaganda politica. Siamo fiduciosi che il rifiuto del patrocinio della regione diverrà un motivo in più per partecipare numerosi al milano pride 2017 e per dimostrare che milano e la lombardia non sono rappresentati da questo volto politico.”