La panchina arcobaleno di Piazza Insubria, a Milano, è stata imbrattata con insulti omofobi ((due scritte “Fate schifo” e “Merda Lgbt” tracciate con lo spray nero). È successo nella notte tra venerdì e sabato ad opera di anonimi che hanno voluto lasciare su “Punkina” – questo il nome dell’opera realizzata solamente tre mesi fa, in occasione del Pride – un messaggio di ripudio della comunità LGBT+.
“Punkina” era stata promossa dall’Associazione Culturale “Loggia di Calvairate”, attiva sul quartiere dal 2013 e vicina ai temi dell’inclusione e rigenerazione urbana.
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Le reazioni –Per il responsabile Diritti del Pd metropolitano e candidato al consiglio comunale, Michele Albiani, “è successo un’altra volta. Un piccolo simbolo di una città per tutti deturpato da chi una città per tutti non la vuole ed è pronto a contrastarla in ogni modo. Ma noi lo diciamo ancora più forte: per Milano la diversità è il valore più grande, da rivendicare con orgoglio”.
“Pensavano di insultare la comunità arcobaleno, invece, hanno colpito tutti noi che ci battiamo ogni giorno per una società che riconosce e rispetta i diritti di tutte e di tutti. Ma i vigliacchi, autori dell’ignobile scritta, sappiano che non basterà certo un gesto come questo ad arrestare il nostro impegno né a cancellare il messaggio che quella panchina rappresenta. Andiamo avanti, ancora più convinti, che serva approvare la legge Zan per contrastare l’odio e le discriminazioni nei confronti di chi, nel 2021, viene ancora considerato diverso”, ha commentato la segretaria metropolitana del Pd Milano Silvia Roggiani.
Capita spesso che una panchina arcobaleno venga vandalizzata con scritte omotransfobiche. Capita meno spesso che dei volontarə la facciano tornare nel suo splendore in poche ore. Grazie a @michelealbiani e a tutte le persone che oggi hanno regalato a Milano una panchina pulita 🏳️🌈 pic.twitter.com/EyylOi9pSS
— NEG Zone (@NEG_Zone) September 25, 2021
Volontari puliscono la panchina – L’esponente dem Albiani aveva lanciato un invito per ripulire la panchina, al quale hanno riposto diversi candidati al Municipio e al Consiglio comunale ma anche molti cittadini e appartenenti alla comunità LGBT+. Così, in poche ore, la panchina è tornata come nuova.