Miguel è un bimbo milanese e ha due mamme. E, come tutti i bambini, tiene molto alla precisione. Anche sul diario, che ha sfoggiato ieri, al suo primo giorno in seconda elementare. E così ha corretto la prima pagina, dove si scrive il proprio nome, cognome, la classe e, in fondo, c’è lo spazio per la firma dei genitori. Miguel ha infatti tracciato una bella riga sulla parola “genitori”, scrivendoci sopra “mamme”, poi, con un pennarello, è intervenuto sulla coppia mamma-papà disegnata a lato, allungando i capelli neri dell’uomo, correggendo il luogo comune e ristabilendo la sua realtà di famiglia arcobaleno.
La foto del diario di Miguel, condiviso su Facebook, porta il commento semplice e orgoglioso di mamma Lizeth: «Migui e le sue piccole grandi rivoluzioni». Perché spesso i bambini sanno raccontare la realtà con la semplicità che spesso manca agli adulti. E il web ha già risposto con entusiasmo. Ma l’intervento creativo di Miguel (che è nato da una precedente relazione eterosessuale di Lizeth ed è orfano di padre) non è sfuggito ai compagni di classe. Leggendo la pagina Facebook di Lizeth scopriamo che oggi, istigato dai propri genitori, «un compagno di classe ha detto a Miguel che è brutto avere due madri».
«Forse gli “adulti” hanno molto da imparare dai “bambini”», è il commento che Monica Cirinnà – la senatrice che ha legato il suo nome alla legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso – ha scritto su Facebook, condividendo la pagina del diario di Miguel. Indubbiamente di strada, in Italia, per quanto riguarda il rispetto verso i bambini e le scelte d’amore degli adulti, ce n’è ancora tanta da fare. Ma il futuro in questi giorni è tornato sui banchi di scuola. Armato anche di pennarelli colorati per disegnare arcobaleni.