Michelle Delmiglio, nata 30 anni fa col nome di Riccardo nel bresciano, conduce una vita normale e lotta ogni giorno per essere riconosciuta come una donna, proprio come tutte le altre. Ecco cosa Michelle ha raccontato a SPYit:
Quando è iniziato tutto?
“La mia vita non è stata, ovviamente, una passeggiata. Ho iniziato da piccola a prendere gli ormoni di nascosto e così ho cominciato il mio percorso mi sono sempre sentita una ragazza, sin da piccolissima. Se tornassi indietro rifarei tutto ma io ho avuto la fortuna che la mia famiglia mi è stata accanto sempre. I miei hanno scoperto di me dopo un incidente in motorino, ero vestita da donna e mio papà, marisciallo dei carabinieri, quando è venuto in ospedale mi ha trovata così”.
Che difficoltà ha, oggi, una donna transessuale in Italia?
“La mia scelta di vita è drammatica dal punto di vista del lavoro. Pochio giorni fa ho consegnato un curriculum in un supermercato, molto conosciuto qui in provincia di Brescia, insieme al mio papà e mi sono sentita dire dalla direttrice che li non avrei mai potuto lavorare perchè serviva uno spogliatoio solo per me, visto che hanno a disposizione solo due spogliatoi, uno per uomini e uno per donne. In quel momento mi sono sentita discriminata. Perchè non faccio parte nè della categoria degli uomini che delle donne.
Come fai a vivere se non lavori?
“Oggi riesco a campare perchè ho dei genitori. Sono loro ad occuparsi di tutto, per fortuna, e sono fortunatissima in questo ma un giorno come farò? Ci sono tante cose che la mutua non passa e per vivere è diventata davvero dura. Non ho mai chiesto nulla, vorrei fare solo una vita normale”.
Come vedi il tuo futuro?
“Nella mia vita mi vedo fidanzata, sposata e soddisfatta lavorativamente, questo è quello che vedo e spero per il mio futuro. Intanto ho ricevuto le perizie psichiatriche e endocrinologiche per procedere con il cambio anagrafico dei documenti, sempre che il giudice accetti la sentenza“.