Gli ultimi anni hanno messo a dura prova Michael Bublé e sua moglie Luisana Lopilato: nel 2016 al primogenito Noah, che allora aveva soltanto tre anni, era stato diagnosticato un cancro al fegato.
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Per dedicarsi a lui il crooner e l’attrice avevano annullato tutti i loro impegni e dopo mesi di cure era arrivata la notizia più attesa: la malattia era in remissione completa. Oggi la famiglia – che nel frattempo ha dato il benvenuto ad altri due figli, Elias e Vida – è tornata a sorridere. Ma la vita di Michael Bublé e di sua moglie è cambiata per sempre. Ancora oggi che il figlio è completamente guarito, soffrono di «ansia da ecografia» ogni volta che Noah deve sottoporsi a un controllo. «Lui è un ragazzino normale che sa di essere un supereroe, perché il papà glielo dice sempre», ha raccontato il cantante in un’intervista video a Smooth Radio. «Ma per me e sua mamma, anche se stiamo meglio, è sicuramente qualcosa che… c’è».
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Quando «hai sofferto davvero», ha continuato il cantante, impari a «vivere una vita più profonda e più piena»: «So che l’amore ha un grande costo, ma non lo vorrei in un altro modo e questo mi dà la prospettiva di cui ho bisogno per cercare di essere un uomo migliore, di vivere una vita più felice e per godere dei momenti che ho. Perché so quanto sono fortunato. Le cose sono difficile e dobbiamo essere grati».
Lo scorso agosto Noah ha spento otto candeline. E papà Michael gli ha dedicato su Instagram un messaggio pieno di tenerezza: «Oggi il mio eroe compie 8 anni. Non ho mai incontrato nessuno così coraggioso. Non ho mai conosciuto nessuno così gentile o di buon cuore. Non sarò mai veramente in grado di esprimere quanto sono orgoglioso, o quanto profondo sia il mio amore, e l’amore di mamma, per te. Hai benedetto le nostre vite».
Michael e Luisana insieme ne hanno passate tante. «Quando ci siamo conosciuti in Argentina, nel 2009, in molti ci dicevano che la storia a distanza era una follia. Poi ci siamo sposati, lei aveva 23 anni e io 32, e in tanti pensavano che non avrebbe funzionato e ci consigliavano di non avere bambini». Invece sono arrivati, prima Noah e poi Elias. Ma nel 2016 la coppia ha dovuto affrontare il dramma del primogenito. Ricordo che una delle prime cose che ci disse un medico in ospedale fu di restare uniti e aiutarci a vicenda. Io all’inizio non capivo perché ci dicesse una cosa così ovvia, poi un amico – esperto di questi casi – ci raccontò che il 92% delle coppie che affrontano difficoltà di questo genere poi divorziano. E l’8% che restano insieme, molto spesso hanno altri figli».
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Michael e Luisana hanno scelto la seconda strada: nel 2018 è arrivata la terzogenita Vida. «Non pensavo che avere un altro figlio potesse essere tanto importante», ha dichiarato in passato Bublé al magazine Stellar. «C’era così tanta felicità, un grande senso di sollievo. Io e Luisana è come se ci fossimo innamorati di nuovo, e vogliamo allargare ancora la nostra famiglia. Oggi viviamo senza paura, tutto ci è sembrato all’improvviso più chiaro. È come se fossimo stati all’inferno».
Ma insieme sono risaliti. E i lunghi mesi «all’inferno» gli hanno insegnato a vivere una vita più profonda e più piena».