Ormai sono anni che il mondo scientifico cerca di trovare una “spiegazione” all’omosessualità.
In principio, le ricerche erano “macchiate” dal pregiudizio e dalla convinzione, abbandonata dalla comunità scientifica ormai da quasi trent’anni, che l’orientamento sessuale potesse essere modificato.
Anche ora che siamo nel 2016, e nessuno che abbia un minimo di credibilità scientifica può nemmeno sognarsi di ipotizzare un cambiamento nell’orientamento sessuale, scienziati, psicologi e sociologi continuano a chiedersi perché l’omosessualità sia presente negli esseri umani, e anche in centinaia di altre specie viventi.
Una delle ultime ricerche, che però si focalizza solo sull’omosessualità maschile, è stata condotta dal professore Giorgi Chaladze della Ilia State University in Georgia e pubblicata negli Archives of Sexual Behavior e reso noto da Science Daily. Secondo Chaladze esiste un gene dell’omosessualità presente anche nelle persone eterosessuali. «In questo modo l’omosessualità è presente da sempre e in ogni cultura, anche se gli omosessuali non hanno così tanti discendenti che potrebbero ereditare i loro geni».
Seguendo un modello computazione che analizza l’influenza dei geni e dell’eredità in relazione all’omosessualità ha determinato un genere associato all’omosessualità che viene trasmesso di generazione in generazione. Secondo lo studioso americano, questo gene è presente in metà degli uomini eterosessuali. In questo modo è dimostrabile come, di fatto, l’omosessualità riguardi un numero esiguo della popolazione, ma sia una percentuale che rimane costante nel corso del tempo.
«La possibilità che molti uomini eterosessuali siano portatori del gene – ha dichiarato Chaladze -. potrebbe spiegare il perché il numero stimato di persone che hanno avuto esperienze omosessuali, anche occasionali, o semplicemente provato attrazione per persone dello stesso sesso, sia più alto di quelle che si definiscono omosessuali o bisessuali».
Per dirla in maniera brutale, potremmo riprendere il buon vecchio motto di Alice di The L Word: «Sono tutte etero, fino a prova contraria». E la prova contraria potrebbe essere proprio il gene dell’omosessualità.