Un bacio che abbraccia Ebraismo e Islam, scattato davanti a una porta turchese di Gerusalemme.
Una foto da 7000 Mi piace in poco più di una settimana su Instagram, diventata viral. “Una provocazione” che non ha bisogno di parole per essere spiegata, ma che attraverso un’immagine riesce a trasmettere un messaggio universale: pace, amore, uguaglianza tra popoli e religioni.
Matteo, 30 anni, fotografo, attivista Lgbt ha raccontato a Fanpage.it com’è nata l’idea dello scatto insieme al suo fidanzato, Riccardo, 26 anni, che lavora nel mondo della moda.
Entrambi romani e laici, si sono concessi una vacanza a Capodanno in Israele, a Tel Aviv e nella Città Santa, dove hanno visitato “luoghi di grande fascino ma dove si percepisce anche grande tensione“.
“La sera prima della foto – racconta Matteo – siamo stati vittime di omofobia in strada da parte di alcuni ragazzi ma ci siamo fatti rispettare e siamo riusciti ad allontanarli” ha detto. “Un episodio che ci ha fatto riflettere anche il giorno dopo, da questo è nata l’idea di un selfie davanti a una porta turchese, un colore emblematico e dal valore simbolico, vestiti con indumenti appartenenti a due religioni diverse, in contrasto tra loro“.
Un bacio silenzioso, profondo, che ha attirato l’attenzione di molti in strada. “Non riuscivamo a scattare un selfie, alla fine un turista si è fermato e ci ha fotografato lui, poi, grazie alle condivisioni sui social, siamo lo abbiamo ritrovato, anch’esso attivista, e abbiamo pensato a dei progetti da fare insieme“.
Riccardo ha poi definito lo scatto “Il bacio che verrà” spiegando il messaggio che lo accompagna: “Sarebbe bello che tutti usassero provocazioni come questa per dire che siamo uguali, a prescindere dal credo, dalla nazionalità e dall’orientamento sessuale e che le uniche cose che contano davvero sono la pace, la comprensione e l’amore“.